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Hai deciso di accompagnare il tuo amico Marco, a visitare una cantina. Partite sabato, di buon ora. Vi attendono 2 ore di macchina per arrivare a Oslavia. Durante il tragitto, ti senti un po’ a disagio. Marco è il classico sapientone, che pensa di sapere tutto sul vino. Tu invece, sei agli inizi.

Lasciato il fiume Isonzo sulla destra, iniziate a inerpicarvi verso Oslavia. Superata la Quota 188, in lontananza scorgete il vostro obiettivo. La cantina Fiegl. Parcheggiata l’auto, un signore con i baffi si avvicina. E’ Rinaldo, il vostro cicerone. Dopo le presentazioni, inizia il tour della cantina. Sarà il paesaggio, sarà l’entusiasmo di Rinaldo, ma l’ansia ti è passata…

Fino a quando non entrate in barricaia. Luogo mistico, dove il vino riposa e migliora giorno dopo giorno. Senti due termini francesi: barrique e tonneau. Incuriosito chiedi lumi a Rinaldo. Marco ti squadra con aria snob, e si cimenta con la spiegazione delle differenze. E…clamorosamente sbaglia.

barricaia

La spiegazione di Rinaldo

Innanzitutto le barrique e i tonneau, sono botti di legno, utilizzate nell’affinamento del vino. Possono essere di vari legni, anche se il più usato è il rovere. All’interno vengono tostate, in maniera più o meno marcata, in base alle richieste dell’enologo.. La stagionatura del legno varia da 24 a 48 mesi. La scelta dello spessore delle doghe, dipende da che vino si vuole ottenere. Per affinamenti più lunghi, è meglio usare doghe più spesse.

Le differenze

barrique: hanno una capacità di 225 litri, lo spessore delle doghe varia dai 25 ai 30 mm. Il rapporto di superficie di contatto tra il legno e il vino, è maggiore rispetto al tonneau. Il vino acquisisce più sentori di tostatura. L’ossigenazione è maggiore rispetto al tonneau.

tonneau: hanno una capacità variabile tra i 500 e i 700 litri. Lo spessore delle doghe varia dai 35 ai 40 mm. I tonneau sono adatti a lunghi affinamenti, in quanto l’ossigenazione è più lenta, e la cessione di tannino più graduale.

Terminata l’esaustiva spiegazione, Rinaldo vi accompagna nella sala di degustazione, dove assaggiando i vini, capite la differenza tra un vino affinato in legno e uno no.

Marco, dopo la figuraccia, finalmente riprende un po’ di coraggio, e in auto lungo il viaggio di ritorno, ammette di aver ancora tanto da imparare. Nel vino non esistono tuttologi.

Hai mai visitato la cantina Fiegl? Prenota una visita: ti aspettiamo…

E se vuoi saperne di più, guarda il nostro video approfondimento

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